Psicosintesi

La Psicosintesi è un approccio basato sui principi della psicologia umanistica, della psicologia analitica e della psicologia transpersonale, che vede l’uomo nella sua totalità bio-psico- spirituale e in un costante cammino di crescita e di sintesi.
Su tali basi, possiamo dire che la Psicosintesi si pone come un lavoro concreto su se stessi, favorendo questo naturale processo vitale che è già insito nell’uomo, ma che per qualche ragione si trova ad essere rallentato o bloccato.

Nel 1926 Roberto Assagioli propone ufficialmente il suo metodo negli ambienti della psicologia, con il suo scritto Psychosynthesis, a New Method of Healing, specificando che non si tratta soltanto di un approccio psicologico alla cura della malattia, ma più in generale di una visione amplia della salute e del benessere dell’uomo che permette uno sviluppo armonico della personalità.Ecco come la Psicosintesi viene definita dallo stesso Assagioli:


“Un metodo di auto-formazione e realizzazione psico-spirituale per tutti coloro che non vogliono accettare di restare schiavi dei loro fantasmi interiori e degli influssi esterni, di subire passivamente il gioco delle forze psicologiche che si svolge in loro, ma vogliono diventare padroni del proprio regno interiore.”


Nelle parole di un suo importante allievo, Piero Ferrucci, essa è una formazione all’arte di vivere, attraverso cui possiamo iniziare ad esprimere le nostre potenzialità inespresse.Uno dei presupposti fondamentali, infatti, riguarda proprio il riconnetterci con i livelli superiori della nostra psiche, in cui la nostra essenza più profonda può manifestarsi attraverso qualità e potenzialità transpersonali.
Il termine transpersonale indica “ciò che sta oltre la persona”, vale a dire al di fuori della nostra coscienza ordinaria: si tratta della dimensione più intima e profonda dell’uomo, quella spirituale.L’Io non è semplicemente un meccanismo che ha origine dalle forze in contrasto nel nostro inconscio, come nella psicoanalisi classica, ma un centro autonomo di coscienza e di volontà, attraverso cui è possibile connettersi con il transpersonale, senza però perdere il contatto con la propria individualità.


Nelle parole di un suo importante allievo, Piero Ferrucci, essa è una formazione all’arte di vivere, attraverso cui possiamo iniziare ad esprimere le nostre potenzialità inespresse.Uno dei presupposti fondamentali, infatti, riguarda proprio il riconnetterci con i livelli superiori della nostra psiche, in cui la nostra essenza più profonda può manifestarsi attraverso qualità e potenzialità transpersonali.
Il termine transpersonale indica “ciò che sta oltre la persona”, vale a dire al di fuori della nostra coscienza ordinaria: si tratta della dimensione più intima e profonda dell’uomo, quella spirituale.L’Io non è semplicemente un meccanismo che ha origine dalle forze in contrasto nel nostro inconscio, come nella psicoanalisi classica, ma un centro autonomo di coscienza e di volontà, attraverso cui è possibile connettersi con il transpersonale, senza però perdere il contatto con la propria individualità.


L’uomo è con i piedi ben radicati in terra e con la testa rivolta verso il cielo.

La struttura della psiche può essere raffigurata attraverso l’ovoide: possediamo uninconscio inferiore (quello della psicoanalisi) in cui ci sono tutti i contenuti e traumi che abbiamo rimosso, impulsi e istinti; un inconscio intermediocon gli elementi della coscienza quotidiana facilmente accessibili (come ricordare un numero di telefono di un amico); un inconscio superiore in cui possiamo ritrovare le nostre più elevate qualità, possibilità, intuizioni.

L’ Io individuale è una proiezione del Sé transpersonale, la nostra essenza più profonda che tenta di esprimersi nella nostra vita.
L’Io può essere meglio identificato nella mappa delle funzioni psicologiche:

L’Io, al centro della stella, possiede e governa una serie di funzioni che ci permettono di entrare in rapporto con il mondo esterno e con noi stessi.
Possiamo dire, quindi, di avere un’emozione o un pensiero, ma non di essere quell’emozione e quel pensiero.
Si tratta del processo di disidentificazione, che è alla base della pratica psicosintetica e permette un distacco da ciò che sono le funzioni ed i contenuti della nostra psiche e ciò che veramente noi siamo.L’Io è osservatore di tali contenuti e gestisce, attraverso la Volontà, le diverse funzioni psicologiche, con l’obiettivo di integrarle e armonizzarle, in modo che nessuna prevalichi l’altra.

La Pratica della Psicosintesi

Per comprendere la Psicosintesi è necessario farne esperienza, poiché la Psicosintesi è prima di tutto  PRATICA ed ESPERIENZA.
I punti fondamentali del percorso possono essere raggruppati in una frase: 


Conosci, Possiedi e Trasforma te stesso


Alla base della Psicosintesi c’è un graduale processo di ampliamento della consapevolezza di se stessi. Si tratta di svelare le parti inconsce che abitano nella nostra psiche. Ampliare la consapevolezza di sé significa aprire le porte ai diversi contenuti della coscienza, dell’inconscio inferiore e di quello superiore.
È importante ricordare che se ci mettiamo a combattere le parti di noi più difficili, non facciamo altro che rinforzarle dando loro energia e attenzione. Invece, è necessario imparare ad amarle e accettarle in un processo graduale di integrazione con il resto della personalità.È un processo che seguirà i nostri tempi ed i nostri modi e tenderà ad un’armonia sempre maggiore. Nell’accettazione e integrazione di queste parti, prenderà forma un vero e proprio processo di trasformazione di se stessi.
Bisogna sottolineare che il percorso di Psicosintesi può iniziare sia con una psicoterapia, sia attraverso incontri di gruppo, ma che essa è poi essenzialmente autoformativa: l’obiettivo psico-educativo è fornire degli strumenti per la crescita in modo che ognuno sia in grado di utilizzarli nel corso della vita.

E’ da molti anni che cerco di spiegarmi e di spiegare che cos’è la Psicosintesi.
E scopro sempre livelli più profondi, nuovi risvolti e prospettive.
E’ un’avventura entusiasmante, perché la Psicosintesi ci guida alla scoperta di che cos’è un essere umano. E a questa scoperta non c’è mai fine.

Piero Ferrucci